Alla scoperta del Salento

Programma

 
Giovedi 1 Novembre

  • Ore 7,30 – Partenza
  • Ore 13,00 – Sosta per il pranzo
  • Ore 17,00 – Arrivo a Muro Leccese e sistemazione in albergo
  • Ore 18.00 – Visita al castello, museo e frantoio ipogeo di Muro Leccese
  • Ore 20,30 – Cena e pernottamento

Venerdi 2 Novembre

  • Visita al centro storico di Maglie
  • Visita al pastificio artigianale “Cavalieri”
  • Trasferimento a Poggiardo e pranzo presso “l’Osteria la Piazza”
  • Breve passeggiata per Poggiardo
  • Trasferimento a Gallipoli, visita della città
  • Cena

Sabato 3 Novembre

  • Visita guidata ad un impianto sperimentale di coltivazione delle barbatelle e visita al vigneto in località Laghi Alimini di Otranto
  • Incontro con i soci della Condotta Slow Food di Maglie
  • Wine tasting
  • Pranzo presso l’Osteria Rosmarino, all’interno delle cantine Menhir
  • Otranto, visita alla cattedrale dell’Annunziata ed al castello
  • Cena di pesce presso il ristorante Vico Lopez

Domenica 4 Novembre

  • Lecce, visita della città
  • Pranzo presso il ristorante Artecrazia dell’Arthotel di Lecce
  • Ore 15,00 – partenza per ritorno a casa
  • Ore 24,00 – Rientro previsto, dopo cena libera in autostratda

 

Galleria

Recensione

 
Giovedì 1°novembre

Ore 7,30, via! Si parte alla scoperta del Salento. C’è una novità: Gianni ha con sé il nuovo gagliardetto dell’associazione! Faremo un figurone con i nostri ospiti!

Andiamo con la Conerobus; alla guida c’è Gianluca, un ragazzone simpatico e cordiale che familiarizza subito, e, prendendoci per la gola, ci offre un vassoio di caramelle. Gli fa subito eco Paola, che tira fuori i famosi biscotti jesini, a dir poco fantastici(!) e così il viaggio potrebbe trascorrere tranquillo se non arrivasse Billi, che inizia a raccontare le sue imprese ‘fungarole’ tra i fischi di disapprovazione dei presenti (e anche di parecchi assenti, se ci fossero stati…). Solita tombola, ma il viaggio è molto lungo, perciò non ci fermiamo alla cinquina, ma sottoponiamo la cartella intera. E qui facciamo una sconvolgente scoperta: il nostro presidente non sa giocare a tombola!!! Infatti, segnando numeri in file diverse, pretende di aver fatto ambo, terno e quaterna; è subito smascherato dalla first lady e gli vengono sequestrate le vincite tra il pubblico ludibrio. Ore 15 arriviamo a Muro Leccese, hotel Messapi, dove ci aspetta Giovanna, moglie di Andrea Azzolini, ennesimo amico di Gianni, che ci ha organizzato in modo impareggiabile tutto il viaggio. Si parte per andare in centro, tutti presenti? Sì… no!…mancano i coniugi Tittarelli!( e questo sarà il tormentone della gita). In piazza c’è Luciana, la guida turistica che ci accompagna alla visita del palazzo del principe, residenza della famiglia Protonobilissimo e qui Simonetta e la guida hanno una sorta di colluttazione con l’ascensore e poi, un antico frantoio ipogeo. Rientro in hotel per la cena e, per cominciare, veniamo deliziati da una abbondante fantasia di antipasti pugliesi…..Dopo cena, sfida all’ultimo sangue a burraco e Iside sbaraglia ogni avversario!

Venerdì 2 novembre

Arrivano notizie di maltempo al centro nord, quaggiù c’è un bel sole e clima estivo

Si visita Maglie,graziosa cittadina pulita e ordinata, come guida ci sono l’assessore alla cultura del comune e uno studioso d’arte. Il duomo, santa Maria delle grazie, il monumento a Moro, palazzo del municipio e, all’interno del palazzo Capace, sede del liceo classico, la sala adibita a carcere nei primi anni del ‘600 coperta di graffiti veramente emozionanti. Sosta al pastificio Benedetto Cavalieri dove il proprietario ci illustra il suo prodotto e, molto gentilmente, ci regala un pacco con alcuni formati della sua pasta.

Si va a pranzo a Poggiardo, menu di pesce rivisitato dal premiato chef Stefano Nuzzo del ristorante Piazza, chiocciola d’oro slow food (in Puglia ce ne sono solo 11), il tutto annaffiato da vini pugliesi. E qui succede l’impensabile: il vino rosato che viene servito con l’antipasto a Billi sa di tappo!!! Al momento del dolce Flavio non sa decidersi tra i quattro che gli vengono proposti, allora cosa fa? Se li fa portare tutti quattro! Siamo tutti un po’ sbronzi, ma c’è Luciana, la guida che ci aspetta per visitare Gallipoli: i bastioni, il borgo, la cattedrale di sant’Agata…e poi, finalmente un po’ di shopping per le viuzze della cittadina. Torniamo in hotel per la cena, ci hanno promesso le orecchiette con le cime di rapa!!!

Sabato 3 novembre

Mattinata bucolica. Visitiamo l’impianto sperimentale della coltivazione delle barbatelle di Mario, un agronomo che si dilunga nella spiegazione della sua attività, andiamo poi al vigneto di Gennaro , che ha lasciato la comodità della vita cittadina per dedicarsi alla produzione di negramaro e ci fermiamo in un frantoio dove possiamo assaggiare l’olio appena spremuto. Poi a Minervino, all’Osteria Rosmarino di Gennaro che si trova all’interno delle cantine Menhir. E qui c’è lo show di Billi che prima decide che il retrogusto del bianco è albicocca secca, poi definisce il negramaro vino misterioso, infine, risente il tappo nel Primitivo, prima di uscire, Gennaro ci fa omaggio di bottiglie del suo vino… Trasferimento a Otranto,la città italiana che si trova più a est; la guida ci fa visitare la magnifica cattedrale con lo spettacolare pavimento, le mura aragonesi, il castello. Poi passeggiamo tra le stradine lastricate piene di negozi che vendono tanta paccottiglia per la gioia dei turisti. I maschietti decidono che fa troppo caldo e, come se avessero bevuto poco, vanno giù a birra. Per cena andiamo al ristorante Barriques di Martano a mangiare un bel menù di pesce. Dopo gli antipasti, il primo e il secondo guardiamo con terrore i camerieri che ci cambiano le forchette … come faremo ad affrontate un’altra portata?

Domenica 4 novembre

Purtroppo la gita sta volgendo al termine… Stamattina siamo a Lecce, capitale del barocco. E’ domenica, la città è piena di gente che si gode questo caldo sole… è novembre e sembra agosto! I monumenti sono in pietra leccese, un materiale friabile che ha consentito di realizzare architetture con finissime decorazioni. Ci godiamo la vista della basilica di santa Croce, la chiesa di sant’Irene, san Matteo, la chiesa del Gesù, piazza sant’Oronzo con il teatro romano, ma anche i balconi , i portali e le terrazze delle abitazioni private, tutto il centro storico è un tripudio di merletti!

Tornando al pullman le signore pensano di dare una mano ai giardinieri locali e iniziano a ‘potare’ i cespugli di bignomia che trovano lungo il viale, sicure che attecchiranno nei loro giardini.

E infine, come in un crescendo rossiniano, il pranzo! Andiamo al ristorante Artecrazia dell’Arthotel, dove si esibisce lo chef Antonio Raffaele, campione del mondo nella preparazione del gelato alla nocciola, maestro pasticciere, sommelier, eletto miglior chef 2008, premio golosario 2011, chi più ne ha più ne metta! Il complesso alberghiero è di prim’ordine, ci sentiamo a disagio tra tanto lusso ed eleganza, ma, naturalmente facciamo onore alla tavola. Lo chef, molto cordiale e disponibile, ci illustra i vari piatti, un susseguirsi di gusti raffinati e prelibati che anche Mariella dimostra di gradire.

Poi tutti in pullman per il viaggio di ritorno, stanchi, satolli e consapevoli di aver vissuto un’esperienza culinaria unica.

Poi, abbiano visto i conti di Gianni e ci siamo chiesti: ma come ha fatto a ‘estorcere’ pasti così a trenta euro??? Boooooh, questo è un gran mistero!

Ed ora, vocabolario!!!

A Ascensore: tra Simonetta e la guida, chi era più rilassata durante la discesa?

B burraco: Mimmo, Floriana, Giannetto e Iliana, che sfide!

C Cantine Menhir,invenzione di Gaetano Marangelli

D digiuno:vocabolo incomprensibile

E ehilà chi si rivede! Sono tornati Liviana e Liberato!

F finestra aperta: a novembre, poter dormire con le finestre aperte è stato proprio bello

G Gianluca, l’autista, si è subito adattato a noi, peccato che non ha potuto bere!

H hotel Messapi, aperto solo per noi

I indimenticabile questa gita!

L Luciana, e pensare che non voleva venire!

M Mariella, stavolta ha mangiato ‘quasi’ tutto……

N nuance, quante ne sono state trovate in un calice di vino?

O Orecchiette con le cime di rapa, una bontà

P Primitivo: vino potente con grande struttura polifenolica, gusto pieno e vellutato, vero Tiziano?

Q quelli che non sono venuti: cosa si sono persi!!!

R Rosato, ottimo..nonostante il parere di Massimo

S Slow food: buono,pulito giusto è il suo motto

T tappo: manufatto di sughero di forma cilindrica che a volte conferisce il tipico sapore sgradevole al vino

U urca ragazzi che magnate!!!

V vigneti dei laghi Alimini

Z zero negramaro, che vino!